Cinta muraria tra il forte Cardeto e la lunetta Santo Stefano
Foto d'epoca e attuali
Dietro, il palazzo delle Poste
Piazza Cavour è sulla sinistra; di fronte (l'attuale Largo XXIV Maggio) era occupato da una grande piazza d'armi. Si vede la cinta muraria scendere dal forte Cardeto e risalire fino alla lunetta Santo Stefano. Si vede anche la piazzola, sopra la mura, per la batteria Calamo.
In fondo, porta Cavour. Si nota come il livello del suolo si sia notevolmente alzato con le nuove costruzioni degli anni '20.
Lavori di demolizione delle mura nel tratto che scendeva dal Cardeto. La zona rappresentata ricade oggi all'interno del nuovo complesso residenziale Umberto I. In fondo si vede Piazza Cavour e la sua statua.
Lavori di demolizione delle mura nell'attuale Largo Cappelli, davanti all'Umberto I.
Lavori di demolizione delle mura nella ripida discesa che unisce Largo Cappelli con Piazza Cavour. Quella che si vede è una sezione del muro, di cui se ne apprezza l'imponenza.
Lavori di demolizione delle mura nell'attuale via Frediani. Si apprezza il grosso spessore della mura, che sono qui viste in sezione.
Si vede sulla destra il Palazzo delle Poste ed il primo edificio dell'attuale Viale della Vittoria.
Lavori di demolizione delle mura nel tratto adiacente a Piazza Cavour. Si nota che il fossato è stato interrato, il livello generale del suolo si è alzato e rimane la batteria Calamo. Tale batteria, come si vede in altre foto, era costruita sopra la mura, ma in questa fase la mura è stata praticamente tutta interrata.
Si intravedono gli ultimi tratti di mura rimasti e la batteria Calamo, che sorgeva sopra la mura. Il livello del suolo si è alzato.
In alto, la lunetta Santo Stefano. Nella rupe su cui sorgeva la mura, ora passano via Vittorio Veneto, via Redipuglia e via Oslavia. Gli edifici in questa foto in costruzione sono tutt'oggi presenti. Nell'angolo in basso a sinistra della foto si aprirà poi la galleria Risorgimento.
Lavori di demolizione delle mura nel tratto degli scaglioni di Santo Stefano. Si vede che è stata aperta una breccia provvisoria in corrispondenza dell'attuale via Oslavia. A valle, si vede che la demolizione è completata, ma rimane ancora superstite la batteria Calamo, che sorgeva in posizione sopraelevata rispetto alla mura.
Lavori di demolizione delle mura nel tratto degli scaglioni di Santo Stefano. Si vede che è stata aperta una breccia provvisoria in corrispondenza dell'attuale via Oslavia. A valle, si vede che la demolizione è completata, ma rimane ancora superstite la batteria Calamo, che sorgeva in posizione sopraelevata rispetto alla mura.
Lavori di demolizione delle mura nel tratto degli scaglioni Santo Stefano
Questa foto databile anni '60 mostra i lavori per la realizzazione del canale collettore di acque piovane. Durante le opere vennero ritrovati i ruderi del basamento di porta Cavour. Questa zona è quella dove adesso ci sono le strisce pedonali tra Piazza Cavour e Largo XXIV Maggio.
Primissimo tratto di mura che si staccano da forte Cardeto, sullo sfondo.
Durante i lavori di trasformazione dell'area Umberto I da ospedale a complesso residenziale, sono spuntati nuovi tratti di mura che dal forte Cardeto scendevano verso porta Cavour per poi risalire verso la lunetta Santo Stefano. L'apertura che si vede è certamente posticcia ed era usata come magazzino per cartelle cliniche.
Durante i lavori di trasformazione dell'area Umberto I da ospedale a complesso residenziale, sono spuntati nuovi tratti di mura che dal forte Cardeto scendevano verso porta Cavour per poi risalire verso la lunetta Santo Stefano. L'apertura che si vede è certamente posticcia ed era usata come magazzino per cartelle cliniche.
Durante i lavori di trasformazione dell'area Umberto I da ospedale a complesso residenziale, sono spuntati nuovi tratti di mura che dal forte Cardeto scendevano verso porta Cavour per poi risalire verso la lunetta Santo Stefano. L'apertura che si vede in alto a destra è certamente posticcia ed era usata come magazzino per cartelle cliniche.
Durante i lavori di trasformazione dell'area Umberto I da ospedale a complesso residenziale, sono spuntati nuovi tratti di mura che dal forte Cardeto scendevano verso porta Cavour per poi risalire verso la lunetta Santo Stefano.
Il Genio Civile è l'edificio bianco con un cancello basso di fronte all'ingresso dell'ex Liceo Savoia. Il livello del suolo si è nettamente alzato e la cinta muraria oggi rimane nei suoi sotterranei e i suoi vani sono usati come archivio.
Il Genio Civile è l'edificio bianco con un cancello basso di fronte all'ingresso dell'ex Liceo Savoia. Il livello del suolo si è nettamente alzato e la cinta muraria oggi rimane nei suoi sotterranei e i suoi vani sono usati come archivio.
Il Genio Civile è l'edificio bianco con un cancello basso di fronte all'ingresso dell'ex Liceo Savoia. Il livello del suolo si è nettamente alzato e la cinta muraria oggi rimane nei suoi sotterranei e i suoi vani sono usati come archivio.
In via Redipuglia è ancora visibile un tratto di mura degli scaglioni Santo Stefano, ampiamente rimaneggiato, in quanto ricadente in una proprietà privata.
In via Redipuglia è ancora visibile un tratto di mura degli scaglioni Santo Stefano, ampiamente rimaneggiato, in quanto ricadente in una proprietà privata.
Tra via Redipuglia e via Vittorio Veneto (parte alta), dentro una proprietà privata, rimane ancora un tratto di mura integro, camminamento e casematte perfettamente integre. Foto di Gianluca Mainiero, della rivista L'Urlo
Tra via Redipuglia e via Vittorio Veneto (parte alta), dentro una proprietà privata, rimane ancora un tratto di mura integro, camminamento e casematte perfettamente integre. Foto di Gianluca Mainiero, della rivista L'Urlo
Tra via Redipuglia e via Vittorio Veneto (parte alta), dentro una proprietà privata, rimane ancora un tratto di mura integro, camminamento e casematte perfettamente integre. Foto di Gianluca Mainiero, della rivista L'Urlo
Tra via Redipuglia e via Vittorio Veneto (parte alta), dentro una proprietà privata, rimane ancora un tratto di mura integro, camminamento e casematte perfettamente integre. Foto di Gianluca Mainiero, della rivista L'Urlo
Ultimo tratto di mura prima della lunetta Santo Stefano.
Via Vittorio Veneto, nel tratto dove la mura (a destra; vedi foto precedente) si unisce alla lunetta Santo Stefano (a sinistra).
Sotto la striscia verticale di edera allo spigolo della lunetta Santo Stefano, l'attacco della mura alla lunetta stessa.
A sinistra, forte Cardeto. A destra, la lunetta Santo Stefano con la caratteristica forma a punta di freccia. Al centro, porta Cavour.
Fonte: ISCAG
Fonte: ISCAG