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Batterie Santa Teresa Bassa e Santa Teresa Alta

 

Introduzione storica

Sono due batterie istallate sul forte Cappuccini, in passato posizione di grande importanza strategica per la difesa della città sul fronte terrestre: il Cassero Anconitano, già sede della famosa Rocca di S Cataldo. Nel XV secolo una Cinta con fossato fu costruita da questo colle all'Astagno e verso il 1540 sotto Paolo III vi fu innalzato un Cavaliere detto di S. Antonio.

Nel 1799 i Francesi vi avevano realizzato un forte di seconda linea in appoggio al Cardeto, al comando del gen. Lucotte, che sostenne bravamente l'assedio.

Durante la difesa di Ancona nel 1849 fu sottoposto a intensi bombardamenti dagli Austriaci ed in uno di questi fu persino danneggiata la celebre colubrina che poteva lanciare proiettili fino a 4 miglia.

Nel 1860 il Forte costituito da due bastioni dominati da un maschio e circondato da ampi e profondi fossati non ebbe parte attiva nei combattimenti.

Nel progetto per la nuova Piazzaforte di prima classe, il Forte non viene più utilizzato come tale, non partecipa più alla difesa terrestre e la sua area è utilizzata per la istallazione delle batterie.

 

Descrizione

La batteria S. Teresa Alta si incontrava dopo aver superato l'ingresso del Forte e percorso la strada che saliva al piazzale. Era in terra con rivestimento intemo del parapetto in muratura; situata nella stessa costiera ed a sinistra della Batteria S. Giuseppe Inferiore. Era costituita dal solo parapetto e terrapieno. Era munita di riservette per proiettili e caitocci. La quota della linea di fuoco sul livello del mare è di m. 105. Era dotata di un telemetro che aveva come capisaldi per la rettifica il cannone che trovasi sullo scoglio della Volpe e quello sullo sperone del Cardeto. La batteria non aveva traverse nelle sue due piazzole.

 

La Batteria S. Teresa Bassa ha due piazzole adiacenti alla stessa quota delle precedenti e di seguito, divise da un traversone ha quattro piazzole a quota m. 103,31 sul livello del mare separate a due a due da una traversa.

Era provvista di telemetro e riservette. Il caposaldo per la rettifica del telemetro è quello già citato dello scoglio della Volpe.

 

Armamento

Batteria S. Teresa Alta

- 2 obici da 24 GRC Ret corto per battere il mare  al largo;

 

Batteria S. Teresa Bassa

- 6 cannoni da 24 GRC Ret corto (nn. 3-8) per battere anch'essi il mare al largo, ma i primi due (nn. 3 e 4) effettuavano in alternativa azione di fiancheggiamento verso l’imboccatura del porto.

 

I pezzi in barbetta, su paiuoli da costa in muratura, hanno affusti da difesa. Per le due batterie vi erano tre magazzini per il materiale d'artiglieria; in uno di essi, quello n. 6, erano ricoverate le polveri che in caso di mobilitazione dovevano essere trasferite alla Polveriera S. Benedetto (Forte Cardeto).

 

Munizioni

Per gli obici 200 granate per pezzo

Per i cannoni 203 palle più 47 granate per pezzo

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