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Forte Marano

 

Progettista: Giuseppe Morando

 

Anni di costruzione: 1861 - 1862

 

Governo: Regno d'Italia

 

Posizione nella piazzaforte di Prima classe: fronte di mare

 

Contesto storico

 

Situato all'esterno del porto, quasi a fior d'acqua nell'area oggi occupata da Fincantieri, il forte Marano era stato realizzato ai piedi della punta rocciosa del Monte Marano (oggi chiamato Guasco). Nella zona a quota superiore esisteva già un baluardo eretto fin dal 1570 dal col. Cesare Guasco, genereale delle Armi in Ancona. Tale opera nel 1849 era riuscita a contenere gli attacchi della marina austriaca.

Durante l'assedio da parte delle truppe piemontesi del 1860 (quello con il quale Ancona venne annessa al Regno d'Italia), il fronte marittimo si rivelò ssere la parte più vulnerabile del sistema di difesa della città. Pertanto, il nuovo forte post-unitario, di aspetto imponente, venne eretto con precedenza sulle altre opere della Piazza, considerata l'inefficienza della Lanterna. Per la sua costruzione furono impiegati anche i detenuti del vicino bagno penale che allora si trovava in alcuni fabbricati del cantiere. Interessato successivamente da franamenti del terreno molto scosceso e da lavori posteriori, il forte è stato il primo ad essere disabilitato. Abbandonato dai militari nel 1899, dopo la cancellazione di Ancona dal novero delle piazzeforti di prima classe, il forte venne ceduto alla ditta Catro che lo usò come fonderia, sventrandolo. Fu poi demolito completamente nel 1936, ingrandendo con la sua area di ben 5.000 mq il cantiere navale.

 

 

Descrizione

 

Era una costruzione a due piani con pianta a forma semicircolare per la quale si era approvvigionato il materiale via mare con grande difficoltà. Le artiglierie si trovavano nel piano superiore in barbetta; nel piano inferiore in casamatta. Lo si descriveva come un potente mezzo di difesa, ma subito sorsero i primi inconvenienti: la batteria superiore, per i gravi difetti che presentava, non aveva armamento di sorta, infatti era scarsissimo lo spessore dei parapetti, irrazionale l'ubicazione delle tre riservette per munizioni sui rampari e la poca altezza sul livello del mare rende quasi impossibile l'impiego dei pezzi come difesa costiera. Nella batteria inferiore, oltre alle casematte, erano presenti locali per il ricovero della truppa.

 

 

Come arrivare

 

Il forte si trovava in un'area oggi occupata dal cantiere navale Fincantieri, inaccessibile al personale non autorizzato. E' però possibile contemplare l'area dove sorgeva salendo alla cattedrale di San Ciriaco e affacciarsi dal parapetto che dà sul cantiere navale. La zona interessata era quella compresa tra la base della rupe sottostante e la grande gru a cavalletto con la scritta "Fincantieri".

Coordinate GPS: 43.626841, 13.508748

 

 

Che cosa vedere

 

nulla del forte. Rimangono tuttavia identificabili i siti delle sovrastanti batterie di S. Luigi e S. Augusto, che facevano parte del complesso fortificato del Monte Marano o Guasco.

 

Armamento

 

- tre cannoni da 12 GRC Ret, fiancheggianti esternamente il Molo Nord

 

Munizioni

 

120 granate, 120 shrapnels e 10 colpi a mitraglia ciascuno

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